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Le recensioni all’interno del tuo ecommerce: 6 consigli da un esperto dell’argomento

Tabella dei Contenuti

Intervista ad Andrea Carboni di eShoppingAdvisor

Le recensioni di un e-commerce

La reputazione online si misura con le recensioni

Tutti sappiamo quanto sia importante per un’attività lavorativa avere una buona reputazione.
Nel mondo della comunicazione online e del passaparola digitale, la reputazione si misura con le recensioni.
E naturalmente, avere molte recensioni, per la maggior parte positive, genera una grande fiducia nel cliente che deve acquistare.

Le recensioni su Internet vengono raccolte in portali che si fanno garanti dell’autenticità di ogni giudizio riportato.
Tra i servizi più noti ci sono, ad esempio Trustpilot e Tripadvisor.
Quasi certamente è capitato pure a te di recensire un hotel o un ristorante su Tripadvisor.

E se non devo pernottare fuori, ma desidero fare un acquisto presso uno shop ONLINE che ha esattamente il tipo di merce che mi serve? Esiste qualcuno di cui possa fidarmi e che mi offra dei riscontri validi?

Un portale specializzato nelle recensioni degli e-commerce

Seguendo la scia di questi servizi, ma specializzandosi esclusivamente sulle attività che vendono online, è nata eShoppingAdvisor.
Te la presento come una piattaforma di recensioni (decisamente competitiva) che si sta collocando nel mercato come:

  • Ausilio per i consumatori, che possono percepire il web come un posto più sicuro di prima dove acquistare.
  • Spinta per gli ecommerce a crescere e migliorare posizionamento e credibilità.
Andrea Carboni Ceo Eshoppingadvisor

Ho conosciuto personalmente in fiera a Rimini il CEO e cofondatore di eShoppingAdvisor, Andrea Carboni.
Il suo entusiamo e la sua dinamicità mi hanno invogliato a risentirlo.
Gli ho chiesto se poteva vestire per noi i panni di esperto del settore ecommerce e di reputazione online.
Si è prestato cordialmente è ci ha fornito 6 interessanti spunti. Vediamoli.


Andrea buongiorno, puoi scegliere 3 parole che riassumano perchè un e-commerce “deve” avere recensioni certificate del suo shop?

Buongiorno a te Ivan e ben ritrovato. Rispondo alla tua domanda e individuo queste chiavi:

  • Web-reputation
  • Visibilità
  • Profitti

Questi sono certamente i 3 vantaggi principali che derivano dalla raccolta, gestione e analisi delle recensioni dei propri clienti da parte di un ecommerce avveduto. 

Ormai è infatti un dato di fatto che le recensioni sugli e-commerce siano la prima cosa che ogni consumatore legge prima di effettuare un acquisto online.
Il parere dei clienti ha un enorme potere che molto spesso viene completamente sottovalutato e che, se ben sfruttato, permette di ottenere diversi vantaggi.

In primo luogo l’ecommerce verrà contraddistinto da un grado di massima affidabilità. I clienti che esprimono una recensione positiva fanno una pubblicità gratuita che non deve essere ignorata.

La popolarità rappresenta invece la seconda delle motivazioni per la quale richiedere una recensione ai propri clienti.
Migliore sarà il punteggio globale che verrà raggiunto dal portale online, superiore sarà la considerazione e visibilità che questo otterrà in rete.

Inoltre l’ecommerce può anche aumentare il tasso di conversione.
Per il principio della riprova sociale un portale che ottiene diversi pareri positivi attira molto i consumatori. È probabile che questi diventino clienti dopo aver letto del tuo sito online e aver scoperto quali siano le esperienze positive vissute da parte di altri acquirenti.
Pertanto le recensioni sono uno strumento fondamentale che non va assolutamente ignorato.

La paura di voti negativi può disincentivare il merchant ad affidarsi ad un certificatore di recensioni?

Spesso sì ahimè, in quanto il gestore dell’ecommerce non si rende conto dell’importanza di ricevere anche recensioni negative o critiche. 
Le recensioni negative contribuiscono infatti a consolidare la credibilità e l’affidabilità di un negozio online.
Naturalmente devono essere poche, altrimenti ci sarebbe qualche problema da risolvere (e pochi comprano da un e-commerce che presenta troppi clienti insoddisfatti).

Ecco qualche esempio riguardo l’utilità di ricevere anche recensioni negative.

  1. Mancanza di credibilità. Una media rating basata solo su recensioni positive è decisamente poco credibile e rischia di suscitare parecchia diffidenza da parte dei lettori. Questo genera un effetto diametralmente opposto in termini di reputazione percepita.
  2. Volto umano. Ricevere recensioni negative o critiche non solo aiuta a percepire quelle positive come molto più autentiche, ma aiuta altresì a dare l’idea di un sito dal volto umano. Non è perfetto ma si impegna giorno dopo giorno a risolvere qualsiasi problematica dandone conto attraverso puntuali risposte pubbliche.
  3. Gestione delle risposte. Attraverso le risposte alle recensioni negative i potenziali clienti comprendono la reale onestà e voglia di migliorare di un e-commerce. Al contrario, se le risposte sono assenti o scortesi, i consumatori passano direttamente alla concorrenza.
  4. Risoluzione ai problemi. Leggendo le risoluzioni ai problemi, contenute nelle risposte ai feedback negativi, gli acquirenti sanno già come si comporterà l’e-commerce in caso di problemi. Li risolverà o li lascerà in sospeso? Saprà trovare una soluzione soddisfacente oppure ignorerà il cliente insoddisfatto?

Recensione di un influencer: come misurare in anticipo la sua efficacia?

Innanzitutto è bene chiarire che scegliere un influencer non è un’operazione di poco conto.
Ormai il web è pieno di personaggi più o meno noti che, grazie a una consistente audience al seguito, si improvvisano esperti di qualsiasi argomento per poter guadagnare. Noi li chiamiamo pseudo-influencer.

Spesso il numero di follower di un profilo non corrisponde neanche all’effettiva notorietà di un personaggio. Non è detto infatti che un elevato numero di seguaci corrisponda realmente al potenziale pubblico IN TARGET che quell’influencer può portare al brand che sponsorizza.
Per scegliere l’influencer più adatto vanno presi in considerazione molti elementi come ad esempio il suo stile, ma anche il suo comportamento al di fuori dei social.

Ad esempio, se dobbiamo sponsorizzare prodotti cosmetici, probabilmente la scelta dovrebbe ricadere su influencer femminili, preferibilmente make up artist.
La scelta dell’influencer più adatto deve quindi essere coerente con la filosofia del marchio che andrà a pubblicizzare ma deve anche essere compatibile con le caratteristiche del target, come ad esempio sesso o fascia d’età. Queste strategie sono molto importanti, perché altrimenti si rischia di non favorire l’effetto immedesimazione.

Naturalmente il budget a disposizione è il primo filtro di cernita. I piccoli marchi difficilmente potranno arrivare ad ingaggiare personaggi come Chiara Ferragni o qualche altro influencer a più zeri. Ma già un diligente micro-influencer, che testa il tuo prodotto e magari pubblica un video ben montato, può sicuramente fungere da potente volano d’acquisto.

Ritieni sia utile avere uno shop online proprietario? non è meglio affidarsi a canali come Ebay o Amazon, che tra l’altro hanno già potenti strumenti recensivi?

È oramai ampiamente condivisa l’opinione per la quale una strategia monocanale presenta rischi di non poco conto e pertanto non è affatto consigliabile.
Affidare i propri guadagni ad un unico canale come Amazon, ad esempio, presenta una serie di rischi che secondo la mia opinione non ha senso correre.

Provvedo a elencare i principali: 

  1. L’adagio “too big to fail” è stato da tempo ampiamente smentito. Amazon, come gli altri colossi, non sono a prova di fallimento come ammesso dallo stesso Bezos nel Novembre 2018: https://www.hdblog.it/2018/11/16/amazon-fallimento-jeff-bezos-bancarotta/. Legare pertanto il proprio brand a questi marketplace significa in qualche modo dargli diritto di veto in merito alla propria sopravvivenza sul mercato.
  2. I costi di distribuzione che comportano l’utilizzo di queste piattaforme spesso portano a dover cedere fino all’80% delle proprie marginalità. È necessario fare un’attenta valutazione a riguardo.
  3. Amazon (in particolare) accentra la visibilità unicamente verso se stessa e pertanto non restituisce visibilità alcuna al propri partner di vendita, che hanno ben poche possibilità di crescita al suo interno. Soprattutto in termini di brand awareness.
  4. Gli strumenti recensivi interni ad Amazon non promuovono affatto il tuo brand, ma solo ed unicamente il brand Amazon continuando ad alimentare lo stesso identico contenitore. 
  5. I marketplace conducono ricerche continue in merito ai prodotti più venduti e, se riscontrano che la tua merce “funziona”, iniziano a venderla in modo diretto e in aperta concorrenza, e questo se è lecito, è però anche piuttosto antipatico. 

Di conseguenza avere uno shop online proprietario consente di tutelare le proprie marginalità e mantenere intatte le opportunità di crescita.
Attraverso un sistema di recensioni esterno al sito come eShoppingAdvisor, invece l’ecommerce ha modo di crearsi e gestire una propria reputazione che porterà ad una maggiore visibilità e a maggiori profitti in tempi più che ragionevoli.

In che modo Eshoppingadvisor può aiutare l’imprenditore che investe nella vendita online e che vantaggi offre rispetto ad altri portali di recensioni?

In generale ci vogliamo distinguere per la mission che c’è dietro il progetto ossia “aiutare i piccoli e medi ecommerce a emergere sul web e prosperare nonostante i grandi marketplace“.
Lo facciamo attraverso il potenziamento del portale unico eShoppingAdvisor.com che vuole avere al suo interno tutti gli ecommerce con le recensioni ricevute, le risposte dell’eshop e il rating medio derivante da tali recensioni.
In sintesi stiamo affinando la ricerca affinchè l’utente, partendo da un qualsiasi prodotto o servizio, anche di nicchia, possa trovare sempre il miglior venditore online senza correre alcun rischio in merito a truffe o disservizi
Tutti i nostri servizi sono inoltre strutturati per aiutare gli ecommerce a migliorare costantemente il proprio posizionamento sul web in termine di web reputation, visibilità e vendite. 
Il pricing piuttosto interessante, l’assenza di vincoli annuali sul modello NetFlix completano una proposta sul mercato che definirei assolutamente unica.

È possibile utilizzare le recensioni per arricchire la presentazione della propria merce?

Le recensioni dei prodotti sono certamente uno degli strumenti più efficaci anche per arricchire il catalogo di un e-commerce, solitamente costituito da copie carbone discese dal materiale del produttore.
Con le recensioni si ottiene un miglioramento anche della SEO in quanto contenuti freschi, generati in automatico dagli utenti e premiati dai motori di ricerca.


Grazie Andrea per questo tuo interessantissimo contributo. Mi inserisco sull’ultimo punto aggiungendo che è possibile utilizzare il testo contenuto nelle recensioni presenti presso i siti web competitor, per arricchire le proprie schede prodotto. Con uno strumento come Scubixpress, questa operazione viene attuata in modo professionale e sistemico.

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Il team di eShoppingAdvisor ha voluto fornire un particolare sconto per tutti i lettori delle pubblicazioni di Scubixpress. Quindi se hai un ecommerce, puoi provare gratuitamente il portale di Andrea Carboni: https://www.scubixpress.com/it/prova-gratis-eshoppingadvisor/

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